La Storia del Caffè parte da Venezia
Venezia capitale mondiale del Caffè
Nei libri di viaggi in Oriente di fine ‘500 si raccontava di un’usanza radicata da secoli.
Veniva disciolta in acqua calda la polvere di un seme tostato, osannato come un elisir.
L’accenno più antico all’uso si troverebbe nella Relazione del Morosini, bailo (Ambasciatore) della Serenissima a Costantinopoli. Il Patrizio veneziano nel 1585 narrava stupito di come: “i Turchi stiano a sedere di continuo in pubblico o in botteghe a sorseggiare quest’acqua nera che ha la virtù di tenere svegli”.
Nel 1615, l’Umanista Pietro dalla Valle scriveva che: “hanno i Turchi una bevanda color nero, che si beve calda, che scotti, succhiandola a poco a poco, non a pasto, ma fuor di pasto, per delizia e per trattenimento, quando si sta in conversazione”.
Anni dopo, seguirono le parole di quel Sir Thomas Herbert ricordato da Shakespeare
“I persiani apprezzano così tanto il loro caffè, più che per il ristoro che offre, per la tradizione che insegna loro fosse stato donato niente meno che dall’Arcangelo Gabriele per ristorare le forze indebolite di Maometto che tutte le volte che gustava la bevanda magica si sentiva la forza di levar di sella quaranta uomini e di giacersi con quaranta donne”.
Ad alimentare l’interesse anche Prosper Alpinus, uno scienziato universitario: “non si può negare che giova ai sani non meno che ai malati”, così che, “in Oriente lo bevono un po’ tutti, proprio come da noi il vino”.
Venezia e la Via della Seta
Così in Europa nella prima metà del XVI secolo, lungo “la via della Seta” cominciò a diffondersi un nuovo aroma, forte ed inebriante. Quello del caffè, destinato ad arrivare in Occidente da Venezia, la porta per l’Oriente.Era arrivato il vino deI Turchi, il ‘Cafè’
In breve la richiesta di caffè cominciò a crescere tanto che, nel 1676, si registrò un ordine del Senato della Repubblica Veneta che dava incarico ai “Savi della Mercanzia” di occuparsene. Alle soglie del Settecento il trionfo commerciale del Caffè era compiuto. La storia del Caffè parte da Venezia
Fu una storia tutta “Veneziana” anche quella della Cultura del Caffè che si andava formando laddove si praticavano i riti gastronomici della Cucina Veneta. Vieni al Primo festival della Cucina Veneta per scoprire di più : Programma
Da vezzo culinario delle tavole nobiliari, fu presto sdoganato tra il popolo. “Bisogna servir tutti!”, è il mantra goldoniano della “Bottega del Caffè”, luogo accessibile a tutti: ricchi, poveri e poverissimi, patrizi o plebei.
Nel 1683, sotto le Procuratie fu aperta la prima bottega del Caffè
La nobiltà veneziana si ritrovava al celebre caffè Florian, in Merceria San Zulian, aperto sin dal 1720, ma si legge nei Notatori del Gradenigo che il Bresciani, Caffettiere in Campo della Guerra, fu il primo ad ingrandire la tazzina del caffè,
facendolo pagare cinque soldi invece che due, ( 😉 ). E si contendeva con il primo la clientela di gentiluomini e principi stranieri, ormai del tutto ammaliati dalla nuova moda.
Dalla Riva degli Schiavoni ( ossia a Sinistra scendendo dalla Stazione FFSS santa Lucia ) alla Giudecca, passando per calli, rii e campielli, le Botteghe del Caffè crearono nuovi punti di incontro.
Il Conte Dr. Giorgio Caballini di Sassoferrato, amministratore delegato di
Dersut Caffè, ricorda che:
“ La storia del caffè… si perde nella notte dei tempi.
Dopo il riconoscimento da parte dell’Unesco, nel 2011 dei caffè viennesi e nel 2013 del caffè turco, ho avuto l’intuizione di iniziare il percorso affinché anche il caffè espresso italiano tradizionale potesse essere riconosciuto quale patrimonio mondiale immateriale da parte dell’UNESCO. Il tutto supportato dalla stessa storia del nostro Veneto che ha diffuso questa ritualità nell’Italia intera”.
Nel Museo del Caffè di Conegliano,a Treviso, patria del Prosecco DOCG, si può compiere tutto il percorso “dalla pianta alla tazzina” e scoprire numerosi pezzi che hanno fatto la storia dell’Espresso. Il Museo può essere visitato inviando un’e-mail a questo Indirizzo
Quello del caffè è un viaggio che ci racconta la grande storia di Venezia e della Cucina Veneta che lo rese famoso e Serenissimo.